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Settimana in Parlamento (12 settembre 2025)

Mozioni spese militari
Alla Camera è stata respinta la nostra mozione contro l’aumento delle spese militari al 5% del PIL. Come Gruppo del Partito Democratico abbiamo chiesto che l’Italia segua la strada della Spagna, aprendo un dialogo in sede NATO per una ripartizione più equa degli oneri. La destra, divisa, ha respinto la nostra mozione ma non è riuscita a presentare una posizione comune.

Sempre questa settimana è venuto, dopo lunga insistenza, il ministro Tajani a riferire in aula sia su Gaza che sui dazi. Un discorso deludente. 

Gaza
Colpire la Flotilla e gli aiuti umanitari diretti a Gaza è stato un atto vile e gravissimo. Non possiamo tacere di fronte a chi attacca un convoglio pacifico, disarmato, carico solo di aiuti e solidarietà. La missione andrà avanti nonostante intimidazioni e violenze. Il governo italiano e l’Europa devono mobilitarsi con decisione, mettendo in campo ogni azione diplomatica per garantire la sicurezza di chi porta umanità dove ci sono solo macerie e dolore. Non basta esprimere vicinanza: servono fatti concreti e una voce forte in difesa del diritto internazionale. Sulla Flottilla ci sarà anche il nostro Paolo Romano, a cui va tutta la nostra gratitudine.

Ricerca
L’Italia è seconda in Europa per vincitori ERC Starting Grant 2025: un grande riconoscimento alla nostra comunità scientifica. Ma quasi metà dei ricercatori premiati sceglie l’estero, segno di fragilità irrisolte. Invece di sostenere università e ricerca, il governo continua a tagliare risorse. Come Partito Democratico chiediamo investimenti stabili per istruzione, formazione e ricerca. Investire risorse è l’unico modo per fermare la fuga dei cervelli.

IN LOMBARDIA

Incidenti sul lavoro
Altri due gravi incidenti sul lavoro. In Brianza un uomo ha perso la vita, un altro è rimasto ferito in modo grave. Non possiamo rassegnarci alla strage delle morti sul lavoro. Servono controlli veri, investimenti seri in sicurezza e risorse concrete. Ho espresso il mio cordoglio alla famiglia del lavoratore deceduto, ma le parole non bastano più. La Lombardia e il governo devono assumersi le loro responsabilità nel tutelare chi lavora. È una priorità che non può essere rimandata. 

Connettività nelle aree interne
Con Gianmario Fragomeli ho presentato un’interrogazione sui gravi e prolungati disservizi della rete telefonica a Monte Marenzo e in Valle San Martino. Non è accettabile che nel 2025 famiglie, imprese e istituzioni restino isolate per settimane. Le aree interne non possono essere periferie dimenticate: devono stare al centro delle politiche pubbliche. Il governo deve intervenire con misure strutturali per garantire connettività stabile e affidabile. La transizione digitale e la coesione territoriale non possono restare slogan vuoti: l’accesso a telefonia e internet è un diritto fondamentale.

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