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Fisco: il ceto medio paga per tutti

Fisco: il ceto medio paga per tutti. Lo scrive il Sole 24 Ore pubblicando numeri che parlano chiaro: il 64% dell’IRPEF è pagato dal 22% dei contribuenti con redditi tra i 35.000 e i 70.000 euro; 12 milioni di persone non pagano nulla; l’84% dei redditi è denunciato da lavoratori dipendenti e pensionati.

Nel frattempo, l’evasione e il sommerso restano enormi: su oltre 42,5 milioni di contribuenti, ben 8,3 milioni dichiarano un’imposta pari a zero, pur avendo un reddito. I dati del Sole 24 Ore raccontano un Paese profondamente ingiusto.

L’evasione fiscale è una ferita che continua a colpire gli onesti, creando una disuguaglianza intollerabile.

Dell’attuale sistema, il governo Meloni non ne è solo spettatore ma anche artefice. La riforma fiscale del governo ha creato un sistema caotico, incomprensibile e soprattutto iniquo, pieno di condoni, sanatorie, flat tax per pochi privilegiati.

Fino ad oggi tutte le proposte del Partito Democratico, che chiedevano equità attraverso il principio di progressività, lotta seria all’evasione, politiche sulla tracciabilità, oltre che strumenti moderni per stanare il sommerso, sono state respinte dalla maggioranza.

Il risultato? Sanità, scuola, trasporti pubblici e welfare vengono sottofinanziati mentre chi ha sempre dichiarato tutto si ritrova a pagare anche per gli altri.

L’equità non è solo una questione di numeri e di entrate per lo Stato ma un tema di giustizia sociale. Un fisco giusto è il primo passo per una società in cui tutti contribuiscono e tutti possano ricevere.

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