La settimana in Parlamento (9 maggio 2025)
Gaza
Martedi in Aula il Partito Democratico ha richiesto con Provenzano un’informativa urgente della Presidente del Consiglio sulla drammatica situazione a Gaza. Di fronte all’annunciata invasione della Striscia e della deportazione da parte del gabinetto di guerra di Netanyahu, abbiamo denunciato con forza che rimanere in silenzio e chiudere gli occhi su quanto sta accadendo oltre ad essere immorale è politicamente grave. Il governo ha il dovere di informare il Parlamento e di fare tutto il possibile per quanto di sua competenza per evitare questa drammatica escalation.
PNRR
In questa settimana l’Aula della Camera ha esaminato le mozioni sul monitoraggio e lo stato di attuazione del Pnrr. Oltre alle due mozioni di maggioranza, sono state approvate anche alcune parti della mozione del PD che impegna il Governo a rispettare il cronoprogramma di attuazione del PNRR, per cogliere a pieno le opportunità di crescita e rilancio economico ad esso collegate, e a fornire un quadro completo e trasparente sull’avanzamento del Piano, a chiarire i motivi dei ritardi accumulati e a indicare strumenti concreti per porvi rimedio. Qui la mozione del Partito democratico.
Settore della Moda
L’aula ha respinto la mozione del PD sulla crisi che sta colpendo duramente il settore della moda, pilastro del made in Italy e dell’occupazione in molte regioni tra cui la Lombardia. Il comparto, che comprende tessile, abbigliamento, pelletteria e calzature, show room, ha registrato nel 2024 un calo del fatturato del 5,3%, con punte dell’8,1% in alcuni segmenti. Le misure adottate finora dal Governo, come la cassa integrazione in deroga, si sono rivelate insufficienti. Con la
nostra mozione abbiamo chiesto interventi urgenti per sostenere imprese e lavoratori, estendendo gli ammortizzatori sociali e promuovendo una politica industriale che valorizzi e rilanci un settore che per la Lombardia è fondamentale. Qui la mozione del PD.
Festa della mamma
Domenica dovremmo celebrare la Festa della Mamma ma purtroppo c’è ben poco da festeggiare. Il nuovo rapporto di Save the Children Le Equilibriste fotografa una situazione chiara: in Italia essere madri nel 2025 significa ancora dover affrontare gravi disuguaglianze. Il tasso di occupazione delle madri è drammaticamente basso, i servizi per l’infanzia sono insufficienti e la maternità continua a essere penalizzata nel mondo del lavoro. Ne parlo in questo post, dove potete leggere anche il rapporto di Save the Children.
IN LOMBARDIA
Stm
Insieme a Vinicio Peluffo siamo intervenuti questa settimana alla Camera sulla situazione di STMicroelectronics ad Agrate Brianza, dove è stato annunciato un piano di riorganizzazione con almeno 800 esuberi. Un colpo durissimo per i lavoratori, il territorio e la filiera tecnologica nazionale. Il ministro Urso ha risposto alla nostra interrogazione minimizzando la portata della crisi, ma i fatti lo smentiscono: o mente o non ha il polso della realtà. Il PD chiede al governo di smetterla con la propaganda e intervenire subito per tutelare un sito strategico, difendere l’occupazione e garantire trasparenza. Agrate non può essere abbandonata.
Allarme liste di attesa
L’Ordine dei Medici ha espresso due giorni fa critiche significative riguardo alla gestione delle liste d’attesa in Lombardia, evidenziando carenze organizzative e strutturali che compromettono l’efficienza del sistema sanitario regionale. La Giunta Fontana ha perso il controllo della sanità lombarda, abdicando al proprio ruolo. Coinvolgere i Nas è un’ammissione di fallimento. Come PD continuiamo a chiedere maggiori investimenti per il settore pubblico, più trasparenza e programmazione. Basta con lo smantellamento della sanità pubblica.
Dazi
Sono intervenuta sul tema dei dazi, dopo che in Consiglio regionale la destra ha bocciato le proposte del PD per sostenere le imprese lombarde colpite dalle politiche commerciali degli Stati Uniti. Una scelta grave che ignora le esigenze del nostro sistema produttivo. Ho voluto ricordare che la Lombardia vive di export e che servono risposte serie, non propaganda ideologica.
Remigration Summit
Contro il “Remigration Summit”, raduno dell’estrema destra europea a Milano, ho presentato un’interrogazione alla Camera — condivisa da tutti i parlamentari lombardi del Partito Democratico — per chiedere al ministro Piantedosi di vietare una manifestazione apertamente razzista e xenofoba. Milano è una comunità aperta, inclusiva, solidale: non possiamo permettere che venga strumentalizzata da chi predica odio e discriminazione. Il Partito Democratico sarà sempre in prima linea per difendere la dignità delle persone e contrastare ogni deriva neofascista, al fianco delle realtà associative, sindacali e civiche che si sono mobilitate in questi giorni.
Contro le parole di Corbetta
Sono intervenuta anche per replicare con fermezza alle parole inaccettabili del leghista Corbetta, che ha difeso il “Remigration Summit” sostenendo tesi vergognose. È grave che un rappresentante delle istituzioni giustifichi un raduno apertamente razzista e xenofobo, promosso dall’estrema destra internazionale. Milano non può essere accostata a chi predica odio e discriminazione. Difendere la nostra città da questi rigurgiti ideologici è un dovere.
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