La settimana in Parlamento (7 novembre 2025)
Legge di Bilancio
Sono iniziate in Parlamento le audizioni sulla Legge di Bilancio e dagli enti locali arriva un grido d’allarme. Comuni, Province e Regioni denunciano il mancato ripristino dei fondi tagliati dal governo Meloni nelle ultime due leggi di bilancio, che scaricano sui territori il costo dell’austerità. Il risultato è che non ci sono risorse per rispondere alle grandi problematiche dei sindaci e dei territori, che hanno meno risorse per la spesa corrente, difficoltà ad aprire gli asili nido del PNRR, con il rischio di non poter garantire i servizi essenziali. Qui il mio video.
Green economy
È stata pubblicata la nuova Relazione sullo Stato della Green Economy, che fotografa un’Italia in bilico tra progressi e ritardi: emissioni in calo ma consumi energetici in aumento, mobilità elettrica ferma e consumo di suolo in crescita. Eppure, grazie ai Comuni e agli investimenti del PNRR, la transizione è possibile e porta benefici concreti alle persone. La destra, invece, continua a ostacolare il Green Deal, rinunciando all’unica vera occasione di innovazione e sviluppo sostenibile per il Paese. Ne parlo qui.
IN LOMBARDIA
Via la sottosegretaria No Vax
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la mozione di sfiducia nei confronti della sottosegretaria Federica Picchi dopo le sue dichiarazioni ispirate a teorie No-Vax. Un risultato ottenuto grazie alla determinazione del Partito Democratico, che ha presentato la mozione e costruito un fronte comune con tutte le opposizioni. Il voto, passato anche con il contributo di parte della maggioranza, segnala la profonda frattura che c’è nel centrodestra lombardo e riafferma un principio fondamentale a difesa della scienza e della salute pubblica.
Lavoro
Con Vinicio Peluffo ho presentato un’interrogazione al ministro Urso sulla crisi della Deligusti di Melegnano che ha annunciato il trasferimento della produzione in Spagna mettendo a rischio 38 posti di lavoro. Chiediamo al governo di convocare subito un tavolo con istituzioni e parti sociali per salvaguardare il sito produttivo e tutelare i lavoratori. La chiusura della Deligusti sarebbe un colpo durissimo per il territorio e per tante famiglie.
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